IL VOLUME D'ALLENAMENTO STA UCCIDENDO I TUOI PROGRESSI?
Questo articolo potrà risultare leggermente contraddittorio rispetto a molta dell’informazione che ho fatto uscire in questi anni, ma ultimamente sto riconsiderando moltissime cose e voglio condividere i miei pensieri con voi.
Il volume d’allenamento è una delle variabili più importanti quando si parla di ipertrofia, su questo non ci piove, tuttavia penso che il concetto sia stato, negli anni, portato all’estremo e storpiato in modo tale da essere controproducente per molti, sia principianti che avanzati.
Perché? Perché con tutto questo volume ci si sta dimenticando completamente della QUALITA’ dell’allenamento, che continua ad essere
la cosa più importante di tutte per crescere.
Adesso vi spiego meglio cosa intendo.

PRINCIPIANTI E VOLUME D’ALLENAMENTO
Inizierei con due punti fondamentali che contraddistinguono questa categoria.
Punto primo: I principianti pensano di poter fare molto meno di quello che effettivamente sono in grado di fare!
Punto secondo: Molti non sono abituati alla fatica e ne sono letteralmente spaventati.
Per questo penso che per loro farsi troppe pippe mentali sul volume sia inutile e che piuttosto debbano concentrasi sull’imparare a fare FATICA nel modo giusto, imparare a sentire il lavoro sul gruppo muscolare che stanno cercando di lavorare (specialmente se si parla di complementari) e imparare a regola d’arte le
esecuzioni degli esercizi.
A molti di voi sembrerà ovvio, ma se ci fate caso si vedono tantissimi novizi con 80kg di squat fatti male che parlano di DUP, massimo volume recuperabile, 30 serie settimanali per gruppo muscolare e buffer… Allenati duramente e più duramente della volta prima! E’ così semplice.
Non sto dicendo che informarsi sia sbagliato, né che non debbano esserci dei parametri da seguire, né che la cosa più giusta sia adottare un approccio “No Pain No Gain”.
Sto dicendo che fare 30 serie settimanali ad RPE8, che in realtà è un RPE6 perché non ci si conosce abbastanza bene per saperlo riconoscere, sarà SICURAMENTE peggio di farne la metà ad un VERO RPE8/9, magari con qualche serie a cedimento
qua e là giusto per abituarsi alla sensazione, visto che un vero cedimento probabilmente non lo si raggiungerà prima di un tot di esperienza.
Quality over Quantity.
Perché non fanno tutti così allora? Beh, ovvio, perché è PIU’ FATICOSO! Provare per credere.

VALE ANCHE PER I PIU’ ESPERTI
Quest’attitudine dovrebbe essere mantenuta anche man mano che gli anni di esperienza aumentano, difatti, se vi rivedete nell’esempio delle 30 serie settimanali “mosce” di prima o avete anche solo il sospetto di rientrare in quella categoria nonostante qualche anno di allenamento, vi consiglio di abbassare un po’ il numero di serie settimanali e di concentrarvi sulla fatica percepita, qualità della rep, TUT e magari aggiungere qualche serie a cedimento in più, specialmente in gruppi muscolari piccoli che recuperano più in fretta.
(Sconsiglio altamente il cedimento nei fondamentali)
Un esempio lampante che mi viene in mente è il grande Massimo Brunaccioni, campione WNBF nella categoria Men’s Physique;
In un video Massimo spiega come lui preferisca, specialmente per gruppi muscolari piccoli come le braccia, portare a cedimento TUTTE le serie e mantenere un’esecuzione molto pulita, ritmata, lenta e controllata, anche a discapito del volume!
E’ una filosofia che condivido, ma proprio perché non mi piace estremizzare e proprio perché non tutti sono atleti di livello mondiale, magari limiterei le serie a cedimento a 1-2 per esercizio all’inizio per poi aumentare nel tempo, dopotutto anche questo è sovraccarico progressivo!
Occhio, questo non significa che il volume settimanale debba essere ridicolo, semplicemente ci si troverà nella fascia medio-bassa, intorno alle 15 serie settimanali, ma saranno 15 serie di QUALITA’
e di sicuro i risultati non mancheranno!
QUANTO INTENSO E’ TROPPO INTENSO?
Ci tengo a sottolineare che la singola sessione d’allenamento è NULLA in confronto all’importanza del progresso nel lungo periodo, quindi va bene essere intensi e e cercare il cedimento, ma sempre mantenendo un equilibrio che ci permetta di accumulare un discreto volume nel tempo e recuperare come si deve da sessione a sessione; questo perché come sapete il cedimento è utile ma anche molto affaticante.
Se uscite tutte le volte dalla palestra massacrati e incapaci di muovervi per quattro giorni, sicuramente sarete stati molto intensi nella singola sessione, ma probabilmente sul lungo periodo non riuscirete ad avere una frequenza d'allenamento che vi permetta di accumulare una quantità di lavoro tale da poter migliorare.
Insomma, la verità come al solito sta nel mezzo e l’estremizzazione, specialmente per un natural, non porta quasi mai nulla di buono.

CONCLUSIONI
Come spero si capisca, questo articolo non vuole essere una crociata contro il volume d’allenamento, come ho detto il volume è un parametro fondamentale per la crescita muscolare, lo scopo era proprio quello di farvi evitare estremizzazioni e di sottolineare l’importanza dell’allenarsi DURAMENTE e bene oltre che tanto! E la stragrande maggioranza delle persone non riesce a fare entrambe le cose.
Il buffer è nostro amico, specialmente nei fondamentali, perché ci permette di accumulare volume con buone intensità senza affaticarci troppo e senza rischiare eccessivamente l'infortunio e inficiare il recupero, allo stesso modo però non bisogna avere paura del cedimento, che rappresenta un ottimo “tool” per la crescita muscolare, e magari incorporarlo un po’ più spesso specialmente quando si lavorano gruppi muscolari piccoli che recuperano molto in fretta!
Spero che sia stato di vostro gradimento e come sempre, BUON ALLENAMENTO!